Quello che tuo padre crederà di noi,
me lo immagino di certo: che stasera
tu non sei tornata per dormire dentro casa tua.
Già mi sembra di sentire la dura voce sua.
Credo che sia inutile dire che io e te
siamo andati per le piazze vuote
per ridere di noi e poi dentro la fontana,
con i piedi nudi, a parlare
di argomenti grandi, piccoli, e di te.
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Credo che sia inutile che parliamo poi
di quell'uomo che ha voluto
raccontarci i fatti suoi.
Poi, nella notte, si è dissolto via, così rapido
che io non so se era fantasia.
Credo che tuo padre non ci capirà,
lui che recita ogni giorno la sua unica realtà.
Giudicando, col suo metro, lui ti dirà
che la gente che è per bene, queste cose non le fa.